La necessità di reagire a situazioni nuove in ambito urbano, come quelle legate gli effetti dei
cambiamenti climatici, sta favorendo lo sviluppo, in alcune città europee e americane, di azioni
innovative da parte della cittadinanza. Se da un lato, infatti, sono ampiamente sperimentate
politiche pubbliche urbane di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dall'altro
iniziano a fiorire esperienze 'dal basso' che si manifestano nello spazio quotidiano attraverso
processi di cura e tutela del territorio promossi dagli abitanti. La traduzione fisica di queste
pratiche sembra mostrare l'emergere di un nuovo tipo di spazio pubblico, dal forte carattere
sociale, in cui si manifestano le volontà ecologiche della comunità.
Queste esperienze, nate in America ma che hanno ormai una larga diffusione in altre parti del
mondo, consistono in azioni più o meno organizzate, coordinate da amministrazioni e
università, ma anche da associazioni studentesche, collettivi artistici e comunità di quartiere, e
si attuano grazie alla presenza di una cittadinanza attiva e ricettiva.
Il seguente intervento sostiene l'ipotesi che simili fenomeni rappresentino una risorsa
importante per la conoscenza dei luoghi e lascino intravedere lo sviluppo di una rinnovata
prospettiva di responsabilità condivisa e presa di coscienza sulle questioni ambientali. Si
tenterà dunque di illustrare gli elementi che favoriscono un progetto condiviso di convivenza
col rischio; delineare e definire quelli che sembrano essere i caratteri di un nuovo tipo di spazio
pubblico; comprendere come la tecnologia 2.0 possa divenire dispositivo per lo scambio di
risorse e di informazioni. Si tratta di una prima ricognizione che però lascia intravedere la
ricchezza degli approcci e di possibili soluzioni.