Il mondo sta diventando un mondo di città.
Un fenomeno incessante e che si svolge a velocità crescente è quello dell’esplosione urbana
che spesso si manifesta come sprawl, ma che non è solo sprawl.
Far fronte al fenomeno dell’esplosione urbana non è semplice, anche perché non è un solo
fenomeno, ma fenomeni diversi per morfologia e per cause.
E allora non vi è una sola soluzione per controllare l’esplosione urbana, come ripete il mantra
della “città compatta” come l’unica e un po’ vaga soluzione.
Governare l’esplosione urbana vuol certamente dire accrescere la densità e concentrare le aree
urbanizzate, ma questo può essere fatto solo comprendendo le specificità dei diversi fenomeni
e identificando la “cura” corretta, con un atteggiamento progettuale lungimirante.
Come pianificare una nuova via per rendere possibile lo sviluppo di questi territori, pensando
alle interazioni e ai legami tra i diversi livelli, le diverse funzioni, le diverse popolazioni, ma
anche fra piano e progetto?
Si può partire dal presupposto che sia possibile ridurre gli effetti negativi del periurbano pur
conservandone e valorizzandone i vantaggi, ricercando dei “compromessi”, attraverso
l’individuazione di una serie di strumenti urbanistici coadiuvati da misure economico-fiscali.
La pianificazione urbanistica non può, da sola, governare il fenomeno periurbano, perché le
convenienze in gioco sono numerose e in capo ad una moltitudine di soggetti diversi; quindi si
deve operare, oltre che sugli strumenti urbanistici, anche su quelli economico-fiscali,
proponendo un riordino del sistema fiscale, integrato nella pianificazione urbanistica ed
ambientale delle città.
Proveremo a indicare come