Parlare di recupero e valorizzazione dei centri storici può essere quanto mai attuale in un’epoca
in cui, forse per la prima volta, si mettono in discussione alcuni modelli insediativi e di sviluppo
volti prevalentemente alla espansione delle aree urbane. A cinquant’anni di distanza da quando
si è cominciato a parlare in modo organico di centri storici, in un periodo caratterizzato da una
delle più gravi crisi economiche globali dopo quella del 1929, com’è cambiato il rapporto tra le
città e i propri Centri Storici? Come sono visti i centri storici da chi li abita e da chi non li abita?
Quale può essere allora il ruolo potenziale delle nuove tecnologie per la tutela e la
valorizzazione dei Centri Storici? Le nuove tecnologie possono non solamente cambiare
significativamente la qualità di chi abita e vive nei centri storici ma anche aumentare la
competitività degli stessi, aumentando così la loro capacità di attrarre risorse umane e
finanziarie e favorendone lo sviluppo economico e socio-culturale. Tuttavia, come si coniuga il
valore della storia con le mutevoli esigenze della vita contemporanea? Quali le potenziali
applicazioni delle nuove tecnologie per il miglioramento della vita nei centri antichi? Il Centro
Storico costituisce un ambito territoriale estremamente delicato, con una precisa identità
urbanistica e un elevato valore storico e testimoniale riferibile sia al tessuto urbano, sia a
elementi del patrimonio edilizio di rilevante valore, sia ai suoi abitanti. Ma può in realtà rivelarsi
una risorsa importante in un progetto di trasformazione virtuosa dell'intera compagine urbana,
rafforzandone sia l'identità propria che la capacità di attrazione verso l'esterno. E le nuove
tecnologie in questo progetto possono assumere un ruolo determinante.