Già da alcuni decenni le discipline che si occupano di storia urbana possono avvalersi delle
potenzialità legate allo sviluppo delle tecnologie informatiche. L’impiego dei GIS sviluppati su
cartografia storica, in grado di archiviare grandi quantità di dati e riferirli alle rispettive coordinate
spaziali, permette oggi di riconsiderare alcuni fenomeni nella loro distribuzione territoriale. In
questa direzione all’interno del DICATeA dell’Università degli Studi di Parma sul finire del 2012
ha preso avvio un progetto multidisciplinare che prevede la realizzazione di un HGIS sui catasti
storici figurativi della città. La presenza di ben quattro catasti geometrici storici, realizzati a
partire dalla seconda metà del Settecento e basati sulla stessa matrice territoriale, permette di
impostare un sistema a più soglie e di effettuare una lettura regressiva della storia urbana dalla
fine del XVIII secolo ad oggi.
La scelta di lavorare su fonti di tipo catastale, oltre a essere legata alla quantità e alla qualità dei
dati presenti, è altresì favorita dalla duplice struttura dei catasti moderni che, abbinando
descrizioni di carattere cartografico a descrizioni di carattere testuale, ben si prestano ad essere
analizzati sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle strumentazioni GIS. La
rappresentazione zenitale dei catasti geometrici-particellari consente di ottenere, grazie a
operazioni di georeferenziazione, la sovrapposizione tra diverse mappe (anche realizzate in
diversi periodi storici) e una lettura geometricamente e dimensionalmente corretta. Con la
realizzazione del GIS sarà quindi possibile studiare alcuni fenomeni storici da un punto di vista
spaziale e operare letture sincroniche e diacroniche sulla storia della città.