Negli ultimi decenni del secolo scorso si è diffusa nel mondo occidentale una nuova coscienza
ambientale ed ecologica che, assieme alla rivoluzione tecnologica ed informatica, ha orientato
anche la progettazione architettonica ed urbanistica verso una integrazione/ibridazione di
elementi naturali, artificiali e tecnologici, con particolare attenzione per gli aspetti della
sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, alle varie scale di intervento, dagli edifici
“intelligenti” alla rete delle smart cities. Ogni giorno assistiamo alla creazione di ambienti
sempre più interconnessi, interattivi e interagenti con gli utenti, flessibili e capaci di scambiare
informazioni con il mondo esterno. Siamo ormai in grado di monitorare i nostri contesti di vita
come mai fino ad ora era stato possibile, raccogliendo e mettendo a sistema una mole di
informazioni senza precedenti. Inoltre le nuove tecnologie in molti casi vengono utilizzate per
semplificare e facilitare la comunicazione bidirezionale e in tempo reale fra utenti e gestori dei
servizi, tra cittadini ed amministrazioni e, più in generale, fra i vari attori del paesaggio,
all’interno di una rete di interconnessioni fisiche ed immateriali sempre più fitta e diversificata. Il
progetto ecosostenibile di paesaggio richiede, pertanto, un approccio sistemico e uno sguardo
ampio che riesca a far incontrare la tutela e la conservazione con la trasformazione e la
rigenerazione, inevitabile quanto vitale per i nostri contesti di vita, passando anche attraverso
l’uso di strumenti non convenzionali, impiegati diffusamente sia per uno studio del territorio più
rispondente alla complessità delle dinamiche reali, sia per la costruzione di un progetto comune
di paesaggio.