Le aree urbane centrali, storiche e non, hanno dimostrato, nell’ultimo quindicennio, una
straordinaria vitalità e una sorprendente capacità di mettere in atto strategie di rilancio. A
dispetto di un annunciato, ma mai verificatosi, declino epocale del proprio ruolo, le realtà urbane
continuano a presentarsi come un luogo privilegiato di crescita economica e di sperimentazione
sociale e culturale, e si rivelano oggi autonome protagoniste, inserendosi nei circuiti economici
innovativi, attirando dall’esterno nuove risorse, finanziarie ed umane, ed incrementando flussi
turistici e culturali. Molte operazioni di riqualificazione di siti industriali e portuali sono state
completate, producendo effetti positivi nell’attrazione di nuove attività e di investimenti e benefici
in termini di miglioramento della qualità urbana. Nonostante la prefigurazione di realtà in cui la
diffusione delle tecnologie telematiche e le forme di produzione e comunicazione immateriale,
avrebbero determinato decentramenti e indifferenze localizzative, nelle città si assiste ad una
rinnovata concentrazione delle più importanti funzioni politiche, direzionali, strategiche e
finanziarie, nonché ad una consolidata importanza delle interazioni face-to-face, che restano un
fattore rilevante per la costituzione di reti funzionali ad attività lavorative. Questi temi hanno
caratterizzato la Sessione Rigenerazione urbana vs Sprawl.