Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin
dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la
sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa
uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15
anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita.
Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità
politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana.
L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano
l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali.
Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e
sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre
costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la
ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei
culturalmente più avanzati.
La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una
delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto.
Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido
processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta.
Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città
(Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione
e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche
di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland.
Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo
energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione
prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine.
Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e,
successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti”
di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona,
dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990.
Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico,
l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e
privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei
rifiuti e sulla protezione del paesaggio.
Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm),
definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo
termine, ovvero fino alla fine del 2015.
I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del
volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di
centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un
ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY
WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri
universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050.
Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di
gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione,
diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico
equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.